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Alcuni fastidi a livello dell’apparato genitale femminile, come bruciore, prurito, dolore nella minzione, perdite talvolta maleodoranti, dolore durante i rapporti sessuali, possono essere il sintomo di infezioni. Per una diagnosi corretta è possibile ricorrere ad un esame semplice, indolore e non invasivo: il tampone vaginale.
Questo permette di individuare infezioni come candida, trichomonas vaginalis, gardnerella vaginalis, streptococchi, stafilococchi, escherichia coli, enterococchi.
Per rilevare anche la presenza di infezioni come la Chlamydia trachomatis e la Neisseria Gonorrhoeae GCS Point applica un’analisi con metodica PCR, che garantisce una sensibilità e affidabilità di gran lunga superiore rispetto alle metodiche di microbiologia classica.
Si tratta, infatti, di un medoto molto sensibile, raccomandato dalle linee guida internazionali, con una specificità molto elevata superiore al 99%.
Il ginecologo procede ad un prelievo, tramite un tampone simile a un cotton fioc, della secrezione vaginale, che sarà successivamente sottoposta ad analisi.
All’esame colturale viene associato l’antibiogramma, un esame di laboratorio in grado di definire il tipo di antibiotico in grado di neutralizzare l’infezione, mentre, per individuare la Chlamydia trachomatis e la Neisseria Gonorrhoeae si procede ad analisi con metodica PCR.
Non è possibile effettuare il tampone durante il flusso mestruale. Sette giorni prima: sospendere eventuali terapie antibiotiche e antimicotiche. 24 ore prima: evitare rapporti sessuali e non fare uso di lavande o creme vaginali. Evitare di urinare a partire da 3 ore prima del tampone.
Tampone Vaginale Plus + Tampone Molecolare Chlamydia
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