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Diastasi addominale: cosa è e perchè si verifica?

Diastasi addominale: cosa è e perchè si verifica?

26/11/2025

Che cos’è la diastasi addominale?

La diastasi addominale è la separazione eccessiva dei due muscoli retti dell’addome, causata dal cedimento o dallo stiramento della linea alba, il tessuto connettivo che normalmente li tiene uniti. Questa condizione altera l’equilibrio e la funzionalità della parete addominale, causando instabilità, gonfiore e, nei casi più gravi, dolore o difficoltà motorie.

La diastasi non va confusa con un semplice rilassamento muscolare: si tratta di una condizione anatomica vera e propria, che può peggiorare nel tempo se non trattata adeguatamente.

Chi può sviluppare la diastasi addominale?

La diastasi è particolarmente frequente nelle donne in gravidanza o nel post-parto, a causa della naturale distensione della parete addominale per fare spazio al feto. Tuttavia, può colpire anche gli uomini, soprattutto se praticano sport con sollevamento pesi o esercizi errati (es. addominali tradizionali mal eseguiti) e persone in sovrappeso o con variazioni di peso significative.

La diastasi addominale potrebbe incorrere anche in chi ha subito importanti interventi chirurgici addominali.

Anche gli squilibri ormonali che riducono l’elasticità dei tessuti connettivi, possono causare la diastasi dei retti, così come una predisposizione genetica a un tessuto connettivo più fragile.

Quali sono i sintomi della diastasi addominale?

I sintomi della diastasi addominale possono variare in base alla gravità della separazione dei muscoli retti e alla condizione generale del paziente. Tra i segnali più comuni troviamo:

  • Rigonfiamento centrale dell’addome, soprattutto durante sforzi o in posizione eretta (simile a una "cresta" o rigonfiamento lungo la linea mediana)
  • Sensazione di debolezza o instabilità dell’addome, soprattutto durante i movimenti del tronco
  • Dolore lombare o fastidi alla schiena
  • Incontinenza urinaria o senso di peso pelvico
  • Difficoltà respiratorie durante gli sforzi
  • Problemi posturali o senso di disequilibrio
  • In alcuni casi, difficoltà digestive o senso di gonfiore persistente

Molte donne riferiscono un’alterazione persistente della forma della pancia dopo il parto, anche a distanza di mesi, spesso ignorando che si tratti di una diastasi.

Come si diagnostica la diastasi dei retti addominali?

La diagnosi viene effettuata attraverso una valutazione che può essere eseguita da un’ostetrica specializzata, un fisioterapista o un medico esperto in riabilitazione. La conferma può avvenire con esami strumentali come l’ecografia della parete addominale, utile per misurare la distanza tra i muscoli retti e valutare la qualità del tessuto connettivo.

Una diagnosi precoce è fondamentale per impostare un trattamento mirato ed evitare il peggioramento della condizione.

Quali rischi comporta la diastasi se non viene adeguatamente trattata?

Se non trattata, la diastasi può peggiorare nel tempo portando a:

  • ernie addominali (ombelicali o epigastriche)
  • dolore cronico alla schiena
  • incontinenza urinaria o problemi digestivi
  • compromissione generale della qualità della vita e dell’attività fisica

Per questo è importante non trascurare i segnali e rivolgersi a professionisti qualificati per una valutazione.

Trattamenti e cure per la diastasi addominale

Il trattamento della diastasi addominale dipende dalla gravità del caso e può includere:

1. Percorsi multidisciplinari di riabilitazione funzionale 

Presso centri specializzati come GCS Point, si propongono percorsi personalizzati che includono esercizi di rieducazione addominale e posturale, trattamenti con radiofrequenza per migliorare il tono e la rigenerazione dei tessuti e rieducazione del pavimento pelvico, spesso coinvolto nella disfunzione.

2. Chirurgia

Nei casi più gravi o quando il trattamento conservativo non è sufficiente, può essere indicato l’intervento chirurgico (addominoplastica o plicatura dei retti). Tuttavia, si tratta di una soluzione invasiva, riservata a casi selezionati.

Quanto dura il trattamento riabilitativo ambulatoriale

La durata del percorso riabilitativo varia in base all’entità della diastasi e alla risposta individuale al trattamento. Generalmente, un ciclo di riabilitazione prevede 8-12 sedute, distribuite su alcune settimane, integrate da esercizi domiciliari e monitoraggio periodico.

La costanza è fondamentale: con un programma mirato e supervisionato da professionisti, si possono ottenere miglioramenti significativi anche nei casi di diastasi moderata.

La diastasi addominale è una condizione comune, ma spesso poco conosciuta. Riconoscerla e affrontarla con un approccio terapeutico mirato permette di recuperare funzionalità, stabilità e benessere, evitando complicanze nel lungo termine.

Presso GCS Point, proponiamo percorsi personalizzati per la valutazione e il trattamento della diastasi, integrando competenze ostetriche e tecnologie avanzate, come la radiofrequenza terapeutica. Il nostro obiettivo è accompagnarti in un percorso efficace, sicuro e rispettoso del tuo corpo.

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