Il varicocele pelvico femminile è una patologia che, in Italia, colpisce circa 250.000 donne. Non è facile arrivare a una diagnosi ma con una corretta raccolta anamnesica dei sintomi si riuscirà ad arrivare alla giusta diagnosi e alla risoluzione del problema.

Cos’è il varicocele pelvico femminile?

Il varicocele pelvico femminile (o sindrome da congestione pelvica) consiste nella dilatazione delle vene della zona pelvica (soprattutto in quelle ovariche di destra e sinistra e le vene illiache interne di destra e sinistra).
Il termine congestione pelvica sta a indicare appunto un accumulo di sangue (congestione) che avviene nel basso addome (ovvero nella regione pelvica).

Spesso a questa patologia possono essere associate dilatazioni venose definite atipiche che coinvolgono i plessi venosi emorroidari, del perineo dell’inguine e/o delle grandi labbra.
È una condizione che colpisce quasi esclusivamente le donne a causa della predisposizione dell’assetto anatomico delle pelvi. Si verifica perlopiù in donne in età fertile e/o in stato di gravidanza, mentre è più raro in donne in età prepuberale e in post-menopausa.

Varicocele pelvico femminile: sintomi e cause

Dolore vaginale

La sindrome da congestione pelvica causa dolore cronico (presente da oltre 6 mesi) e altri sintomi come:

  • dispaurenia (dolore durante i rapporti sessuali)
  • dolore pelvico che peggiora durante le mestruazioni
  • senso di pesantezza a livello pelvico
  • dismenorrea (dolore mestruale)
  • vene varicose
  • intestino irritabile
  • Incontinenza da stress

La causa principale è un ristagno di sangue nei vasi venosi pelvici che può dipendere da:

  • Un malfunzionamento del sistema di valvole sulla parete interna delle vene
  • Un’ostruzione che può rallentare il flusso sanguigno in risalita verso il cuore.

Come diagnosticare la sindrome da congestione pelvica?

Macchinario per ecografia transvaginale

I sintomi non vengono prontamente identificati dal medico di base e talvolta la presenza di un varicocele pelvico può essere anche asintomatica.

Per una diagnosi accurata non basta un esame pelvico ma sono necessari esami strumentali più specifici come:

Come curare il varicocele pelvico femminile

In caso di varicocele pelvico femminile verrà consigliata una cura farmacologica, se questa cura non darà i risultati sperati sarà necessario ricorrere a un trattamento chirurgico.

Il trattamento chirurgico più praticato per il varicocele pelvico è un intervento di embolizzazione venosa pelvica, che consiste in un trattamento chirurgico minimamente invasivo eseguito in anestesia locale con un ago sottile inserito in una vena femorale all’inguine del paziente e all’​​interno dei rami delle vene ipogastriche. Viene poi inserimento un catetere di circa 3 mm di diametro che viene veicolato fino alle due vene ovariche embolizzate (in sostanza ostruite) con un materiale sclerosante.

L’esame viene effettuato in Day Hospital e la paziente, il giorno dopo potrà riprendere le normali attività quotidiane.