L’ictus è una grave condizione medica che può potenzialmente portare alla morte. Qui di seguito potrai scoprire per l’ictus sintomi iniziali che rappresentano un campanello d’allarme.

L’ictus in Italia è la seconda causa di morte dopo le malattie ischemiche del cuore. È bene precisare che l’ictus cerebrale non colpisce solo gli anziani ma anche i giovani. E ciò spesso avviene anche in modo invalidante.

Ictus: sintomi iniziali e cause

La parola ictus deriva dal latino “colpo” e sta a indicare un danno del tessuto cerebrale o la morte di una sua porzione.
La causa principale è l’insufficiente afflusso di sangue a un’area più o meno estesa del cervello.

I sintomi variano da paziente a paziente ma esistono nell’ictus sintomi iniziali da non sottovalutare.
I sintomi possono essere transitori, costanti o peggiorare nel corso delle ore. Quando si verifica un’interruzione dell’apporto di sangue ossigenato in una determinata area dell’encefalo, vengono perse le funzioni neurologiche di quella determinata area.

Tra i sintomi vi sono un'improvvisa mancanza di forza, sensibilità o una sensazione di formicolio che può coinvolgere un braccio o una gamba, il linguaggio, la vista, l’udito, l’equilibrio o altro.
Altri possibili sintomi potrebbero essere: problemi respiratori, vertigini, perdita di coscienza e cefalea.
A volte, può capitare che questi sintomi compaiono per alcune ore e poi scompaiano completamente. Si parla in questi casi di attacchi ischemici transitori (Transient Ischemic Attack - TIA) che sono il primo campanello d’allarme di un ictus vero e proprio.

In caso di sospetto ictus si consiglia di chiamare immediatamente i soccorsi (il 112) in modo da ricevere tempestivamente i trattamenti salva-vita. È assolutamente sconsigliato recarsi al pronto soccorso con mezzi propri.

Tipologie di ictus

Esistono principalmente due principali tipologie di ictus:

  • ischemico (tipologia più frequente), causato dall’ostruzione di un’arteria
  • emorragico, causato dalla rottura o dalla perdita di sangue di un’arteria che porta sangue ossigenato al cervello. La pressione dell’emorragia causa danni cellulari.

Cosa succede in caso di ictus?

Sintomi di un ictus cerebrale

In seguito a un ictus, le cellule celebrali della parte di cervello irrorata dall’arteria rotta o chiusa, non ricevono più sangue e ossigeno e dunque muoiono.

Prevenire l’ictus a tavola e facendo attenzione ai fattori di rischio

L'ictus è una condizione medica prevenibile. Adottare uno stile di vita sano, secondo la Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU), può rappresentare un’azione preventiva. Ma vanno tenuti d’occhio anche i possibili fattori di rischio.

Fattori di rischio per l’ictus

Esistono alcuni fattori di rischio che possono aumentare la probabilità di essere colpiti da ictus o da un attacco ischemico transitorio.

Su alcuni fattori è impossibile agire come l’età, l’etnia e il sesso mentre altri possono essere controllati o trattati come in caso di pressione alta, diabete e cardiopatie.

Anche l’obesità, lo stress, la sedentarietà e in linea generale una dieta non salutare possono incidere sulla predisposizione all’ictus.

Prevenzione dell’ictus a tavola

È possibile prevenire l’ictus anche a tavola. Si consiglia di seguire un’alimentazione bilanciata e sana. Incrementare l’assunzione di vegetali, di alimenti ricchi di fibre e yogurt. Aiuta a ridurre il rischio di ictus anche il consumo di olio extravergine d’oliva, pesce azzurro, frutta e verdura (in particolare verdure a foglia, agrumi, mele e pere).

Sono sconsigliati alcol e bevande zuccherate, il consumo eccessivo di carne rossa e sale.